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i colori complementari 195

pingeva due piccoli rettangoli di carta, coi due colori che riteneva poter essere complementari e sottoponendoli al prisma in modo che l’immagine di uno dei due colori spostandosi, andasse a coprire l’altro, osservava, se il risultato fosse il grigio puro, che si sarebbe mostrato se i due colori avessero avuto fra di loro il rapporto che negli stessi colori dello spettro producono la luce bianca. Se tale rapporto non era ottenuto, modificava uno o l’altro dei colori finchè il grigio si presentasse.

Sia infatti P il prisma ed a e b i due rettangoli tinti che si vogliono ridurre complementari (fig. 63). È chiaro che Fig. 63. raddoppiandosi virtualmente, per effetto del prisma, il rettangolo a, questo potrà prendere posizione colla seconda immagine sul rettangolo b e coprirlo esattamente. Ora, se per supposto, il rettangolo a è rosso ed il rettangolo b è verde azzurro, la sovrapposizione dell’immagine virtuale a rossa su quella reale b verde azzurra, dovrà produrre la luce bianca in virtù della proprietà nota dei complementi rosso e verde azzurro di formare luce bianca.

Con le sostanze coloranti, come ne è questo il caso, il