Pagina:I principii scientifici del divisionismo.pdf/207


i colori complementari 193

Anche lo schistoscopio di Bruke, fondato sulle stesse proprietà della luce polarizzata e dei cristalli birefrangenti, ma assai più semplice dell'apparato di Nérremberg, può soddisfare allo stesso scopo.

Lo strumento riprodotto dalla fig. 61 si compone:

Fig. 61.

1° di un cristallo di spato B d'Islanda A chiuso in un tubo A annerito e sormontato da una lente B, piano convesso, che funziona da analizzatore microscopico;

2° di un prisma di Nicol, pure contenuto in tubo annerito internamente, appeso ad un supporto munito di una piccola apertura quadrata di due millimetri di lato, sul quale si posa il cristallo da esaminare, sotto l'influenza della luce polarizzata dal prisma di Nikol. Il tubo contenente il prisma, pure girante su sé stesso, e l’asta cui è infisso insieme alla lamina di supporto, è mobile dall'alto in basso per mezzo della vite E.

3° di una lamina di supporto F, piana, mobile dall’alto in basso, sulla quale si colloca un pezzo di carta bianca, che serve da specchio riflettore.

Allorché, osservando per la lente B, non si vede che una sola immagine della apertura quadrata, e ciò si ottiene sempre girando l’'analizzatore finché si presenta la doppia immagine del foro, l’istrumento è pronto. Si colloca la lamina di selenite sul supporto E volgendolo finché si mostrino due immagini brillanti e colorate che saranno esattamente complementari l’una dell'altra.
G. PREVIATI, Gli elementi tecnici della pittura. Vol. II 13