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182 gli elementi tecnici della pittura

rebbe il vantaggio conquistato, o si dovrebbe ricorrere a qualche artificio per renderlo opaco, tornandosi quindi alle stesse condizioni del bianco già in uso.

In quanto agli altri colori, rosso, aranciato, giallo, verde, azzurro e violetto, perché possano servire all'uso pittorico, prestandosi cioè ad essere mescolati col bianco ed ogni altro colore più chiaro, sinché ognuno di essi possa ritornare dominante, occorre il massimo grado di saturazione, vale a dire, occorre che la materia sia di tale potenza colorante, che ridotta casualmente più chiara da certa introduzione di bianco possa, con aggiunta conveniente, ritornare di colore molto saturo.

Questa saturazione però non può essere congiunta a molta intensità luminosa, perché l’una qualità è in opposizione coll’altra, sapendosi che la saturazione non può essere contenuta che entro un piccolissimo limite, bastando qualunque quantità di luce bianca introdotta in un colore saturo a togliergli l'intensità colorante e dargli anche una tendenza verso altro colore. Onde avviene, anche pei colori intensi, quello che accade pel bianco, cioè che raggiunto nella loro preparazione certo stadio molecolare, bisogna che la preparazione si fermi perché, se la superficie coperta di questo colore sarà poco levigata, darà luogo a grande riflessione di luce bianca a scapito dell'intensità colorante, ed essendo troppo .ruvida, volgerà al senso di nero, che è pur sempre contrario a quello di colore intenso.

Ora, dovendosi i colori distendere su superficie piane, e, perché siano visibili, esporli ad una illuminazione sufficiente, se i colori non avranno la normale compattezza molecolare faranno specchio per la quantità di riflessi inviati all'occhio del riguardante e sembreranno neri nelle altre parti, come fanno i metalli pulimentati; ovvero saranno più