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166 gli elementi tecnici della pittura

di colori e di luce, valendoci degli stessi comuni oggetti che la stanza in esame può rinchiudere, noi spenderemo invano qualunque fatica, giacché, per quanto potessimo cambiar di posto al mobiglio, accatastarlo e anche capo- volgerlo, non giungeremmo a forzare la potenza della luce penetrabile dall'aperto spiraglio, né impedire che gli effetti nuovi derivati dallo sconvolgimento portato alla disposizione primitiva della stanza, non ci conducano ancora a riconoscere le cause d'ogni singolo effetto, cioè una luce più vibrante sugli oggetti più in rilievo; dei riflessi dove una superficie può determinarne per la sua inclinazione, o pel suo colore sugli altri oggetti prossimi; delle ombre dove manchi la possibilità alla luce di penetrare.

Vorremmo persuaderci meglio della verità delle osservazioni fatte, ricorrendo al partito di aprire un largo adito alla luce spalancando la finestra? Ma ancora le nuove modalità insorte riceveranno la loro logica esplicazione dalla intensità e dal colore della nuova luce irrompente, perché anche questa non potrà [manifestarsi se non che secondo le stesse leggi.

Sia dunque che del giuoco delle luci e delle ombre si voglia tenere calcolo principale o si anteponga qualsiasi altro interesse che la pura illusione del senso visivo, non potendosi disgiungere dalla pittura un qualche effetto basato sui colori e le luci e le ombre, ammessi questi, la necessità che colori, luci ed ombre siano conformi a natura, viene ad imporsi.

E ciò è ben diverso da un incerto lumeggiare che non suggerisca neppure l’idea di una illuminazione destra o sinistra, o di fronte, o da tergo degli oggetti figurati sul dipinto, sottomessa quindi al capriccio del pittore, quanto se fosse mosso dalla pretesa di fare originale piuttosto che vero, nell’un caso e nell'altro cadendosi nel non senso, in