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164 gli elementi tecnici della pittura

La relativa tranquillità di spirito che importa un còmpito più limitato contribuisce senza dubbio a mantenere desta l’attività visiva: questo, ma più il poter dominare senza sforzo dell'occhio tutto il proprio soggetto in uno sguardo solo e cogliere meglio l’effetto d'insieme, sono le cause che spiegano questa fedeltà, questa intelligenza maggiore della distribuzione della luce, che pur tuttavia non ha altro modo di propagarsi così su di una superficie perfettamente piana e di un sol colore come sull'alto rilievo più complicato e variamente tinto, in un paesaggio come su di una folla di persone.

Nella superficie piana di una sola tinta, illuminata non da una sorgente luminosa ristretta, che in qualche modo spiegherebbe delle parti più visibili e delle parti più oscure, ma da raggi paralleli come sono quelli del sole, e tutti della stessa intensità luminosa, l’effetto rispetto al nostro occhio sarà sempre quello di mostrare un punto più vibrato che regolarmente decresce all'intorno sino, se la superficie è di grande estensione, a perdersi nell'oscurità ; perché il nostro occhio, da questa superficie, non può ricevere che un raggio solo corrispondente alla più breve distanza fra l'occhio e la superficie illuminata. E questo raggio sarà più intenso quanto più si avvicinerà alla perpendicolare condotta dall'occhio alla superficie guardata, ed in opposizione al raggio meno visibile che sarà quello maggiormente inclinato o proveniente dal punto più lontano.

Sostituendo, alla superficie piana, dei corpi di tutto rilievo e diversamente colorati, ognuno di questi si mostrerà con le condizioni particolari del rispettivo rilievo e colore, ma evidentemente colla stessa imprescindibile legge che il più visibile sarà quello compreso nei raggi più brevi, ricevuti dall'occhio, degradando la visibilità degli altri corpi proporzionatamente alla loro distanza.