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2 gli elementi tecnici della pittura

materiale, della qualità dei colori e dell’artificio che servono per erigere il dipinto.

Per ottenere questa illusione non è necessaria neppure la somiglianza di dimensione delle cose dipinte con quelle reali, come non è indispensabile che l’intensità delle luci e dei colori dipinti corrispondano esattamente alle intensità delle luci e dei colori del vero, ma ciò che occorre perché l’illusione raggiunga il massimo grado è la proporzionalità dei rapporti fra la grandezza degli oggetti raggruppati nel dipinto colle dimensioni rispettive degli oggetti reali riprodotti, quanto la proporzionale graduazione delle luci e dei colori che sì nel vero come nel dipinto competono a ciascun oggetto.

Questi rapporti sui quali poggia l’illusione ottica e dalla cui maggiore corrispondenza col vero prende efficacia l’immagine dipinta son accessibili al nostro occhio, dietro un conveniente esercizio, senza bisogno di procedere a misure per verificare la proporzionalità delle forme, o di repertori cromatici per accertare la proporzionalità dei colori offerti dall’arte, giacché nel fenomeno della visione le impressioni ricevute dalla esteriorità delle cose reali quanto da quelle simulate dalla pittura, passando per l’occhio, determinano su questo eccitamenti forzatamente analoghi, se analoghi sono i rapporti dell’arte con quelli del vero, e quindi analogia di sensi ed azioni intellettuali.

Ovviamente queste affermazioni inducono a considerare dapprima la relazione che passa fra la realtà e le percezioni visive, poiché il comportarsi proprio del nostro occhio dotato di un sistema nervoso, e nelle sue parti assomigliante ad un sistema lenticolare, costituito pur sempre di sostanze organiche che non hanno tutta la omogenea trasparenza delle lenti vitree, debba funzionare altrimenti che qualsiasi istrumento ottico preso come termine di confronto,