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130 gli elementi tecnici della pittura

tale macchia apparirà violacea, piuttosto che di un giallo verde od aranciato, come si mostrerebbe il giallo di tale muro se la luce del giorno venisse man mano a scomparire in modo uniforme e cogli effetti normali del tramonto.

Vi è quindi una differenza immensa fra l'ombra circoscritta dal colore stesso del corpo illuminato e il colore che tale corpo assumerebbe, essendo tutto privo di luce, né ciò è solo pel caso particolare del giallo, come è ovvio supporre, ma per qualunque colore, per cui l’ombre condotte dietro tale principio sarebbero false. Le condizioni dell'ombra propriamente detta, non sono né quelle della privazione generica della luce, né meno ancora si raggiungerebbe l’effetto naturale di colore su colore che Rood definisce col nome di piccolo intervallo, l'ombra non potendo essere un aumento del tono illuminato, se non in circostanze troppo artificiose per stabilire norma alcuna. Il giallo su giallo, il rosso su rosso, l'azzurro su azzurro e via dicendo, non producono l'idea di colore naturale, ma impartono il carattere speciale del dipinto monocromato, che non è certamente la copia né più fedele né più interessante del vero.

Tutti gli oggetti immersi in un'ombra, non potendo essere illuminati dai lato dell'ostacolo che li priva di luce, se si rendono visibili ciò non può avvenire che pei riflessi che provengono dai corpi circostanti e più influenti. Così l’effetto si mostra in senso contrario a quello della luce prima, e il colore di questi corpi in ombra verrà accumulando su di sè nuove cause di modificazioni al proprio colore e a quello dell'ombra avvolgente, ma sempre subordinatamente al contrasto della luce viva e diretta causa dell'ombra principale, onde ancora si vede come il contrasto, «immancabile dovunque si affacciano all'occhio due immagini di intensità luminosa molto diversa, risulta ancora il coefficiente più importante dell'ombra.