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124 gli elementi tecnici della pittura


Non è privo di significato il riscontrare in quasi tutti gli autori moderni, che trattarono degli effetti luminosi dal punto di vista scientifico e dell’arte, un silenzio assoluto o quasi su questo importantissimo e inseparabile effetto della propagazione della luce, non potendosi concepire alcun corpo illuminato in condizione di non inviare ombra alcuna, o riunione di corpi, senza che l'uno sull'altro, oltre l'influenza dei riflessi e del contrasto dei colori, non eserciti sottrazione di luce per fatto di ombre che nel concerto di tali riflessi e tali contrasti di colore devono pure contribuire di quanto l'estensione dell’ombre può superare, od essere minore delle parti illuminate.

Nella mancanza di concetti precisi sulle leggi generali del colore delle ombre che pur devono dominarle, sembrando troppo strano che la privazione della luce debba soggiacere all’interpretazione arbitraria dell'artista, mentre tanta ressa di cautele gli si impongono appena che osi tradurre il più insignificante espandersi di un raggio luminoso, apparisce fuori di luogo e cattivo in sé il consiglio di ricorrere alle interpretazioni già fatte dai maestri dell’arte, poiché fuori dell’imitazione formale, la scelta isolata di un accordo di luci ed ombre per quanto ricavata su modelli insigni per giustezza di rapporti cromatici, ma in effetti e in tendenze oggettive lontane come possono essere quelle della modernità da quelle dei secoli passati, non possa che riescir ancora più discordante ed impropria di quella qualunque armonia che il più meschino pittore sappia ritrarre da una insistente considerazione del vero e del proprio soggetto.

L'effetto dell'ombra o privazione di luce si manifesta in due modi distinti. O per una interruzione di luce più o meno estesa, prodotta su di un corpo illuminato da altro corpo interposto, o dalla diminuzione della luce sotto la quale si osservano gli oggetti.