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120 gli elementi tecnici della pittura

infra loro e minuti saranno veduti in lunga distanza, in modo che si perda la notizia delle loro figure, allora si causa un misto delle loro specie, il quale parteciperà più di quel colore, del quale fia vestita la maggior somma delli detti obbietti »1, accenno evidente alle addizioni di luci, ma intelligibile solo adesso che sulle addizioni delle luci si è potuto, grazie alla scienza, avere un'idea precisa, dalla quale è scaturito il processo tecnico per tradurle pittoricamente.

Alle regole generali dei riflessi fanno eccezione i metalli, non riflettendo essi come gli altri corpi colorati due sorta di luci, l'una bianca tutta superficiale, e l’altra profonda dovuta all’ assorbimento. La luce rinviata dai metalli, è tutta superficiale, ed apparisce tanto più intensa quanto minore è l'angolo d'incidenza; non giunge però totalmente al. l'aspetto di bianchezza che ha la luce riflessa da tutti i corpi bianchi se non quando il raggio incidente si avvicini alla inclinazione di circa 180 gradi.

Il colore dei metalli può essere aumentato considerevolmente dalle ripetute riflessioni del metallo su se stesso, come si vede osservando l’interno di un vaso dorato e pulimentato. Il rame, nelle stesse condizioni raggiunge una intensità che allo spettroscopio sembra quasi monocromatica; e questa proprietà dei, metalli bruniti, si utilizza nella decorazione applicando, ora il metallo su superficie concave che ne aumentano il colore, ora su superficie convesse che lo rendono più pallido. Né il particolare splendore metallico si perde completamente quando la superficie è resa opaca, per cui la luce sulle irregolari cavità e prominenze della superficie di riflessione, si diffonde in tutti i sensi, ed è stato soltanto per i processi galvanoplastici che si è potuto

  1. Leonarno Da Vinci, Trattato della Pittura, tratto da un codice della Biblioteca Vaticana. Roma, 1817. Libro II.