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114 gli elementi tecnici della pittura

quadro più illuminato, sarà certamente un po' più visibile di altro tenuto in luce più quieta, ma perché supposto l’effetto luminoso di due gradi, questo possa venire raddoppiato, non bastano già quattro gradi, ma ne abbisognano otto, il che dà un'idea della vanità di simili sforzi e spiega anche il nessun interesse, che prendiamo per molti dipinti che sono di colori troppo chiari, o altri che si è creduto di rendere più interessanti collocandoli sotto la miglior luce di una esposizione, mentre ciò che veramente esige il dipinto è una luce che ripeta la condizione di effetto, che servi a distribuirne l'armonia di tutte le parti.

Fra gli effetti della variazione della luce che possono maggiormente alterare l'aspetto di un dipinto, si devono ancora annoverare quelli dipendenti dalla proprietà che hanno certi colori di parere più vicini all'osservatore, di quello che effettivamente non siano, mentre altri per contrario sembrano più lontani.

Questa proprietà per la quale alcuni si dicono salienti, è massima nel rosso, mentre la opposta dei colori detti rientranti è massima nell’azzurro. Tra questi due estremi stanno l'aranciato ed il giallo, meno salienti del rosso, ed il verde e l’azzurro, meno rientranti del violetto; rapporto come si vede relativo, perché ognuno degli intermedi può apparire a proprietà inverse, rispetto il suo estremo, come succede allorché posto l’aranciato accosto al rosso, quello si deve dire rientrante riguardo a questo, come il verde diventa saliente se è in prossimità dell’azzurro. La quantità di luce congiunta a tali colori, ne modifica pure questa proprietà rispettiva, forse per l'abitudine di vedere illuminate le cose sporgenti, ed oscure quelle rientranti, cosicché nel bilanciamento del rilievo di un dipinto, il grado d’intensità luminosa di un colore, può servire a compensarne la tendenza rientrante, come l'ombra può temperare quelle salienti; ma se la luce