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sostanze coloranti e luci 99

colorata può avere con qualche colore prodotto da mescolanza di luci.

Ma vi è ancora dippiù l'intervento dei glutini necessari alle sostanze coloranti per il loro impiego e la loro durabilità, per il quale concorso che aumenta o diminuisce la velocità di propagazione della luce fra le particelle dei colori, secondo la liquidità ed il potere rifrangente del glutine, si differenziano ancor più i colori del pittore dall’intima natura dei colori reali, e quindi il comportarsi delle sostanze coloranti secondo quella legge di assorbimento che hanno comune cogli oggetti del vero, non è titolo sufficiente, e meno ancora perentorio, per rendere le materie coloranti idonee per sé a funzionare come luci.

Per intendere bene quale sia la differenza fra i miscugli dei raggi luminosi e quello delle sostanze coloranti bisogna ritornare un momento sull'esperienza della ricomposizione della luce dispersa dal prisma, che si è veduto ottenersi tanto col mezzo di una lente biconvessa, che raccoglie i sette raggi colorati all'uscita del prisma per riunirli di nuovo in un punto bianco, come col mezzo di uno specchio concavo, che pure converge i raggi dispersi in un punto luminoso ed incoloro uguale alla luce del sole. Anche valendosi di sette specchietti mobili, disposti in guisa che ognuno possa riflettere uno dei colori semplici ricevuti dal prisma verso un punto comune, questo risulta bianco, quale era il sottile raggio di sole prima dell'ingresso nel prisma.

Coprendo uno degli specchietti, in modo da togliere alla ricostituzione della luce bianca uno degli elementi necessari, se il colore semplice soppresso è il rosso, l'immagine risultante dalla riunione dei rimanenti sei colori spettrali non sarà più bianca, ma verde-azzurra, cioè complementare del rosso sottratto.

Così volta a volta, sopprimendo un raggio semplice, il