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i precursori nel mondo antico, ecc. 31

I Pitagorici avevano concepita l’anima distinta dal corpo, nel quale si trova temporaneamente rinchiusa in espiazione di un antico decadimento; espiazione che si compie attraverso la metempsicosi, donde scaturiva una morale teologica affine ai sistemi mistici dell’Oriente. Empedocle ammetteva che ciascun uomo fosse accompagnato da due geni di opposta natura, buono e malvagio; concetto ripreso nel demone di Socrate. Democrito dà invece una spiegazione meccanica dell’universo e di tutti i suoi problemi: la realtà sola e vera è la materia, il piacere è criterio del bene, il dolore del male; occorre governarsi in modo che quello riesca maggiore di questo; nega il concetto pessimistico della vita, emancipa la morale dalla ragione; è un grande precursore del pensiero scientifico moderno e il suo atomismo è ancor oggi la base su cui si fondano le scienze fisiche, come l’accordo fra la sua dottrina cosmologica e il sistema morale conduce all’intuizione dell’unità infinita di tutte le manifestazioni dell’essere; nulla si può distruggere ma soltanto trasformarsi.

Vero è che questo concetto può dirsi che già fosse compreso nella dottrina Pitagorica della metempsicosi, poichè l’anima immateriale era costretta a ben diverse manifestazioni nella transmigrazione dall’uomo ai bruti e ai vegetali. E non è forse questo equivalente a dichiarare che l’anima sia dipendente dalla vita e la vita dal corpo? E non vi è qui tutta riassunta la dottrina dei rapporti del fisico col morale?