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l’“uomo delinquente„ di c. lombroso 13

spondenti; così la Fisionomica, che pure ha costituito nel cinquecento una vera scuola, mancante però di basi scientifiche e di criteri sicuri, può dirsi che solamente coll’ingente contributo d’esame fatto dal Lombroso, sia entrata nel dominio della scienza. Inoltre, come vedremo nei fisionomisti, i dati scheletrici e l’anatomia patologica non soccorrevano gli osservatori di un tempo, i quali si basavano piuttosto su di un senso artistico intuitivo, nella valutazione delle loro impressioni, che su dati di fatto.

Esporrò i più importanti risultati dell’esame di ben 689 crani di delinquenti che servirono agli studi di Lombroso.

La capacità cranica è inferiore nei criminali, specie nei ladri, in confronto dei sani e dei pazzi.

Circonferenza: nelle quote minime i criminali sono pressapoco pari al normale; la di sotto dei 21 anni la circonferenza è per lo più inferiore alla media dei normali della stessa età, i crani piccoli sono più frequenti fra i criminali che fra i soldati, ma meno frequenti che nei pazzi.

Indice cefalico: Nei delinquenti si trova esagerata l’influenza regionale. P. es. brachicefalia in Piemonte, doligocefalia in Sicilia e Sardegna. In alcuni assassini si raggiunsero indici di 88, 90, 91. Questo fatto era stato intravveduto e usufruito dai frenologi, che avevan concluso che nel lobo temporale stesse l’organo della crudeltà.

Faccia: Nell’altezza si ha una media superiore all’uomo normale, la larghezza bizigomatica si è trovata maggiore nei delinquenti e specialmente