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i fisionomisti nel seicento 119

tura mal formati. Dagli occhi loschi si discernono i costumi e le opere losche„.

Sul movimento degli occhi fa numerose considerazioni:

“Nei buoni cervelli gli occhi non irrigidiscono, nè ruotano o guardano al basso, ma temperati dal freno della modestia, tengono una giusta misura, nella quale sta impresso il vestigio della tranquillità, il peso della gravità, l’apparenza dell’autorità, e si muovono schiettamente ed ordinatamente. Fig. 30.

Gli occhi inquieti, aggirantisi all’intorno umidi, palesano tacite fiamme d’amore, gli inclinati ai giuochi, alle delizie, i desiderosi di Venere.

Gli occhi poi volubili, scintillanti per una certa ignea trasparenza, minacciano rapacità, crudeltà e ladroneggi„.

E come è bene tratteggiato l’occhio stuporoso:

“Gli occhi rigidi ed a lungo aperti, dinotano i cogitabondi, sia che li abbia attratti l’ammirazione di qualche cosa, sia che così li riduca il pentimento di qualche azione trista da essi commessa„.

Ma dove il Fuchsius precorre davvero i tempi, ed intuisce quello che Lombroso tre secoli dopo