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118 | i precursori di c. lombroso |
timidi e gli avari; ma se gli occhi piccoli sono vivaci, sono meno da censurare che i grandi, perchè nell’occhio piccolo c’è maggior forza visiva„.
Parla poi del colore dell’iride:
“Questa, posta fra la pupilla ed il bianco dell’occhio, è tanto varia nell’uomo e nel cavallo, quanto è costante e di un sol coloro in tutti gli altri animali, secondo la specie di ciascuno di essi.
Tutti i fanciulli hanno gli occhi chiari, ma col crescere degli anni trovano il proprio colore, che per sempre mantengono. Se gli occhi sono molto neri, manifestano timidità ed inganni. Il color d’acqua manifesta gli stolti e i semplici. Il color biondo palesa i coraggiosi e i robusti„.
Tratta delle deviazioni della norma (anomalie pigmentarie), riconoscendone il significato degenerativo:
“Quelli in cui il diverso colore degli occhi è screziato come da piccole margherite, sono omicidi, traditori infidi, senza rispetto nè verso gli uomini, nè verso Dio„.
Non gli sfugge il cercine episclerale come fenomeno di senilità precoce e di involuzione.
“Che se circoli bianchi appaiono negli occhi, dirai che pronosticano imbecillità„.
E nello strabismo rileva un sintomo di grande importanza (Lombroso 10% nei criminali):
“Gli occhi poi affetti da strabismo, aridi, larghi e tremanti, palesano uomini malefici ed oltremodo audaci; così gli occhi loschi e da na-