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i fisionomisti nel seicento 115

Il nostro autore tratta poi delle rughe della fronte, e ne fa osservare il loro carattere degenerativo se precocemente sviluppate. “Tanto gli uomini quanto i cavalli, generati dal seme di genitori sfiniti, portano, ancorchè non abbiano raggiunta l’età matura, il turpe marchio delle rughe„. Ed ha un accenno all’Omega doloroso di Schüle, quando, parlando dei melanconici, dice: “Si presentano colla fronte contratta, per la molestia dei pensieri difficili, ed in ispecial modo in loro le rughe si estendono fino alla radice del naso„.

E le rughe caratteristiche dei cretini microcefali sono tratteggiate al V paragrafo del capitol nono: “Se la fronte si corruga in altezza e la pelle è del continuo tirata in su, è indizio palese di stoltezza„. Sottile e fina osservazione è quella sulla diversità tra la fronte rugosa e l’increspata: “Molti scrittori confondono la fronte rugosa coll’increspata (caperata), vi è invece questa differenza, che la fronte increspata in qualsivoglia uomo nasce e scompare, mentre la rugosa rimane perpetua ed immutabile„.

Ma il Fuchsius, per quanto intelligente osservatore non poteva togliersi completamente dalle pastoie della Scolastica, e sottrarsi alle influenze dell’età sua, nella quale la magia, l’astrologia, la cabalistica, l’alchimia erano in onore.

Tratta quindi anch’egli come un chiromantico volgare delle linee di Saturno, del Sole, della Luna e di Mercurio, ecc., e vi consuma tre lunghi capitoli. Noi non lo seguiremo in quella corsa nella “Scienza divinatrice„; maggior in-