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i fisionomisti nel seicento 111

Prende poi a considerare le fronti nelle loro varie forme, e quantitativamente le divide in grandi e piccole:

“Da una piccola fronte non si aspetti che cosa esigua, piccola e femminea.

Il più delle volte la fortuna risponde, alle opere di coloro che hanno fronte piccola e di rado colla virtù percorrono il cammino che guida al tempio della fama e della gloria. Fig. 27.

Sono i piccoli di fronte inclinati all’ira, desiderosi di vendetta, curiosi e affatto irrequieti, spesso grandi e piacevoli raccontatori di fiabe„.

Non sono forse in costoro delineati gli imbecilli, nel senso psichiatrico della parola?

Continua: “La fronte lunga annunzia vigore a docilità d’ottimi sensi„, mentre “il presagio di una fronte spaziosa sopra un naso ed un mento piccolo significa crudeltà in uomo pieno di furibonda ira„. “La fronte angusta non annunzia mai cose sublimi, perocchè è segno d’uomo effeminato e marchio d’inerzia„.

Ultimamente il Ferri, studiando il diametro minimo frontale, trovò che appunto i delinquenti maggiori (assassini, grassatori) dànno le cifre più basse.