In molti mesti e pochi sogni lieti,
solo pellegrinai col mio rimpianto 33fra le siepi, le vigne, i castagneti
quasi d’argento fatti nell’incanto;
e al cancello sostai del camposanto 36come s’usa nei libri dei poeti.
Voi che posate già sull’altra riva,
immuni dalla gioia, dallo strazio, 39parlate, o morti, al pellegrino sazio!
Giova guarire? Giova che si viva?
O meglio giova l’Ospite furtiva 42che ci affranca dal Tempo e dallo Spazio?
A lungo meditai, senza ritrarre
la tempia dalle sbarre. Quasi a scherno 45s’udiva il grido delle strigi alterno....
La Luna, prigioniera fra le sbarre,
imitava con sue luci bizzarre 48gli amanti che si baciano in eterno.