L’alloro.... Oh! Bimbo semplice che fui,
dal cuore in mano e dalla fronte alta! 69Oggi l’alloro è premio di colui
che tra clangor di buccine s’esalta,
che sale cerretano alla ribalta 72per far di sé favoleggiar altrui....
«Avvocato, non parla: che cos’ha?»
«Oh! Signorina! Penso ai casi miei, 75a piccole miserie, alla città....
Sarebbe dolce restar qui, con Lei!...»
«Qui, nel solaio?...» - «Per l’eternità!» 78«Per sempre? accetterebbe?...» - «Accetterei!»
Tacqui. Scorgevo un atropo soletto
e prigioniero. Stavasi in riposo 81alla parete: il segno spaventoso
chiuso tra l’ali ripiegate a tetto.
Come lo vellicai sul corsaletto 84si librò con un ronzo lamentoso.