Pensa i bei giorni d’un autunno addietro,
Vill’Amarena a sommo dell’ascesa 15coi suoi ciliegi e con la sua Marchesa
dannata, e l'orto dal profumo tetro
di busso e i cocci innumeri di vetro 18sulla cinta vetusta, alla difesa....
Vill’Amarena! Dolce la tua casa
in quella grande pace settembrina! 21La tua casa che veste una cortina
di granoturco fino alla cimasa:
come una dama secentista, invasa 24dal Tempo, che vestì da contadina.
Bell’edificio triste inabitato!
Grate panciute, logore, contorte! 27Silenzio! Fuga delle stanze morte!
Odore d’ombra! Odore di passato!
Odore d’abbandono desolato! 30Fiabe defunte delle sovrapporte!