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PAOLO E VIRGINIA.

I FIGLI DELL’INFORTUNIO.


Amanti, miserere
miserere di questa mia giocosa
aridità larvata di chimere!


i.


Io fui Paolo già. Troppo mi scuote
il nome di Virginia. Ebbro e commosso
leggo il volume senza fine amaro;
chino su quelle pagine remote
5rivivo tempi già vissuti e posso
piangere (ancora!) come uno scolaro....
Splende nel sogno chiaro
l’isola dove nacqui e dove amai;
rivedo gli orizzonti immaginari
10e favolosi come gli scenari,
la rada calma dove i marinai
trafficavano spezie e legni rari....
Virginia ride al limite del bosco
e trepida saluta....
15Risorge chiara dal passato fosco
la patria perduta
che non conobbi mai, che riconosco....