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IL GIOCO DEL SILENZIO.
Non so se veramente fu vissuto
quel giorno della prima primavera.
Ricordo - o sogno? - un prato di velluto,
ricordo - o sogno? - un cielo che s’annera,
e il tuo sgomento e i lampi e la bufera
livida sul paese sconosciuto....
Poi la cascina rustica del colle
e la corsa e le grida e la massaia
e il rifugio notturno e l’ora folle
e te giuliva come una crestaia,
e l’aurora ed i canti in mezzo all’aia
e il ritorno in un velo di corolle....
- Parla! - Salivi per la bella strada
primaverile, tra pescheti rosa,
mandorli bianchi, molli di rugiada....
- Parla! - Tacevi, rigida pensosa
della cosa carpita, della cosa
che accade e non si sa mai come accada....