O bimba nelle palme tu chiudi la mia sorte;
12discendere alla Morte come per rive calme,
discendere al Niente pel mio sentiero umano,
ma avere te per mano, o dolcesorridente!
Così dicevo senza parola. E l’altra intanto
16vedevo: triste accanto a quell’adolescenza!
Da troppo tempo bella, non più bella tra poco
colei che vide al gioco la bimba Graziella.
Belli i belli occhi strani della bellezza ancora
20d’un fiore che disfiora, e non avrà domani.
Sotto l’aperto cielo, presso l’adolescente
come terribilmente m’apparve lo sfacelo!
Nulla fu più sinistro che la bocca vermiglia
24troppo, le tinte ciglia e l’opera del bistro
intorno all’occhio stanco, la piega di quei labri,
l’inganno dei cinabri sul volto troppo bianco,