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I colloqui 155

iii.


L’immagine di me voglio che sia
sempre ventenne, come in un ritratto;
3amici miei, non mi vedrete in via,

curvo dagli anni, tremulo e disfatto!
Col mio silenzio resterò l’amico
6che vi fu caro, un poco mentecatto;

il fanciullo sarò tenero e antico
che sospirava al raggio delle stelle,
9che meditava Arturo e Federico,