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Totò Merùmeni | 113 |
Gelido, consapevole di sè e dei suoi torti,
non è cattivo. È il buono che desidera il Nietzsche
«....in verità derido l’inetto che si dice
16buono, perchè non ha l’ugne abbastanza forti....»
Dopo lo studio grave, scende in giardino, gioca
coi suoi dolci compagni sull’erba che l’invita;
i suoi compagni sono: una ghiandaia rôca,
20un micio, una bertuccia che ha nome Makakita....
Gozzano. I colloqui. | 15 |