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TOTÒ MERÙMENI.


i.


Col suo giardino incolto, le sale vaste, i bei
balconi secentisti guarniti di verzura,
la villa sembra tolta da certi versi miei,
4sembra la villa-tipo, del Libro di Lettura....

Pensa migliori giorni la villa triste, pensa
gaie brigate sotto gli alberi centenari,
banchetti illustri nella sala da pranzo immensa
8e danze nel salone spoglio da gli antiquari.

Ma dove in altri tempi giungeva Casa Ansaldo,
Casa Rattazzi, Casa d’Azeglio, Casa Oddone,
s’arresta un automobile fremendo e sobbalzando,
12villosi forestieri picchiano la gorgòne.

S’ode un latrato e un passo, si schiude cautamente
la porta.... In quel silenzio di chiostro e di caserma
vive Totò Merùmeni con una madre inferma,
16una prozia canuta ed uno zio demente.