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L’amica di nonna Speranza | 95 |
iv.
Oimè! che giocando un volano, troppo respinto all’assalto,
non più ridiscese dall’alto dei rami d’un ippocastano!
S’inchinano sui balaustri le amiche e guardano il lago,
4sognando l’amore presago nei loro bei sogni trilustri.
«Ah! se tu vedessi che bei denti!» - «Quant’anni?...» «Ventotto.»
«Poeta?» - «Frequenta il salotto della contessa Maffei!»
Non vuole morire, non langue il giorno. S’accende più ancora
8di porpora: come un’aurora stigmatizzata di sangue;