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456 I Vicerè

s’appassionava moltissimo alla guerra minacciata, era quello anzi l’unico tema che avesse la virtù di sciogliergli la lingua. Don Blasco, venuto finalmente a visitare il nipote, discuteva anche lui con passione intorno a quel soggetto, ripetendo gli argomenti del professore; ma il duca assicurava a tutti che si trattava d’un falso allarme e che guerra non ci sarebbe stata, con un’aria così convinta come se Napoleone glie l’avesse confidato in gran secreto.

Scoppiò finalmente la notizia della dichiarazione, e il grand’uomo esclamò allora che Bismarck e Guglielmo dovevano aver perduto la testa. O scherzavano? Attaccar Napoleone? L’esercito francese, il primo del mondo, avrebbe sbaragliato, tritato, polverizzato il prussiano, e preso Berlino fra due settimane al più tardi!... Invece, arrivarono i telegrammi annunzianti le vittorie tedesche; e allora gli avversarii del deputato ripresero a sbertarlo con maggior lena. Quella bestia con la prosopopea d’un Cavour redivivo non era neppur buono di capire le cose più evidenti; smentito dai fatti, ostinavasi nella sua sciocchezza, annunziava i nuovi piani dei Francesi, la loro imminente rivincita, l’intervento delle potenze!... Ferdinando, dal fondo della poltrona che adesso non lasciava più perchè le gambe non lo reggevano, stava a udire quei discorsi con tanta ansietà quasi ne dipendesse la sua salute. Tremante dalla febbre, con la fronte in fiamme, una nuova fissazione sconvolgeva il suo cervello esangue: quella delle vittorie napoleoniche che egli voleva a qualunque costo. Comprata una carta del Reno, passava le sue giornate a piantar spilloni in tutti i posti francesi e spille piccole nei prussiani: col bollettino della guerra alla mano, studiava le operazioni dei due eserciti, mutava di posto i segni secondo i mutamenti reali, e a misura che le spille s’avanzavano e gli spilloni retrocedevano, la sua malattia s’inaspriva. Con voce rauca, cavernosa, spiegava quel che i Francesi avrebbero dovuto fare per riottenere le posizioni perdute: improvvisava piani strate-