era stato capace: solo il pensiero che le aveva adoperate per amor di quell’altra era il suo cruccio. Che non amasse la figlia, che fosse ingiusto verso il suocero e prepotente, capriccioso, sgraziato, non le faceva nulla: ella non voleva che fosse d’altri! A Firenze, la gelosia di lei non aveva avuto oggetto determinato, o aveva continuamente mutato d’oggetto, poichè egli faceva la corte a quante donne vedeva; ella stessa poi s’era fino ad un certo punto assicurata, giacchè, galante a parole con le signore, la mutabilità e l’impazienza dei suoi desiderii gli facevano preferire quell’altre, le donne che si pagano.... Che vergognoso dolore era stato il suo nel vedersi ridotta al punto di doversene rallegrare! Eppure, ella invidiava ora le sofferenze passate, giudicando insoffribile l’idea di saperlo così pieno d’un’altra da abbandonar la figlia in quei terribili giorni per starle vicino! Poi il suo cruccio cresceva, misurando la rapidità con la quale egli progrediva nella via del tradimento. A Firenze aveva messo un certo pudore nelle sue tresche; s’era quasi studiato, a momenti, di farsele perdonare, tornando ad ora ad ora buono con lei; adesso sfrenavasi fino a costringerla d’essere spettatrice dell’infamia! Questo, sopra tutto, la feriva: che potessero essere così tristi da darsi un simile convegno, sotto gil occhi di lei, mentre i cuori umani tremavano al pensiero della morte!... Che giorno, quello della fuga al Belvedere, per le vie arroventate dal sole, in mezzo a nugoli di polvere calda e soffocante! Ella era nella stessa carrozza con Chiara, Lucrezia e il marchese, e la vista delle cure che questi prodigava alla moglie faceva più acuto il suo dolore. Raimondo non s’era voluto metter con lei, l’aveva lasciata sola in quella corsa pei villaggi dove gente armata fermava ogni persona ed ogni veicolo, contrastando il passo; ma comprendeva ella nulla di tutto questo? vedeva nulla sul suo cammino? Ella vedeva, con gli occhi della mente, Raimondo sorridente e felice a fianco di quella donna, come l’aveva visto in realtà tante volte senza che la sua nativa fiducia la in-