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192 Capitolo ventisettesimo

— Guardate se contiene qualche documento, signore, — disse il marinaio, che pareva in preda a una viva emozione. —

Il veneziano l’alzò esponendola contro i raggi del sole e vide nell’interno un pezzo di carta.

Spezzò il vetro, s’impadronì del documento, lo spiegò e lesse queste righe, tracciate a matita:

«Harry Tompson e Marino Novelli - naufragati il 6 settembre 1840 - punta meridionale dell’isola.»

Due grida eruppero dalle labbra dei Robinson, una di sorpresa, l’altra feroce.

— I maltesi!... — aveva esclamato il veneziano.

— I traditori!... — aveva urlato il marinaio, con intraducibile accento d’avversione. — Andrò a ucciderli! —


Capitolo XXVIII


Una triste scoperta


Un seguito a quali vicende i due maltesi, che erano fuggiti su una scialuppa pochi istanti prima che il fuoco scoppiasse a bordo della Liguria, erano tornati indietro, mentre parevano diretti verso le coste settentrionali del Borneo?...

Erano stati respinti da una tempesta o dopo aver errato tredici giorni per l’ampio mare di Sulù, a corto di viveri e forse senz’acqua, erano tornati verso il nord per cercare di approdare su qualche isola dell’Arcipelago?...

Comunque fosse, ormai i Robinson sapevano chi erano gli individui che abitavano le sponde meridionali dell’isola e sapevano ormai con quali individui, forse ancora pericolosi, avevano da fare.

— I traditori!... — aveva esclamato il marinaio, con voce rauca!... — Andrò a ucciderli! —

Il signor Albani nulla aveva risposto a quella fiera minaccia che tradiva l’odio nutrito dal marinaio verso gli au-