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Nuove scoperte 133

l’acqua. Se vuoi del vino bianco, si espone il liquido al sole, si lascia fermentare ed ecco fatto. Se poi vuoi dell’acquavite, non hai altro che filtrare il latte attraverso un panno e lasciarlo fermentare per un certo numero di giorni.

— Ma le reti?

— Le giovani fronde posseggono dei filamenti sottili ma resistenti, che si possono adoperare come filo. Gran numero di popoli se ne servono per fabbricare bellissime reti, mentre coi filamenti che avvolgono le frutta tessono delle stuoie, fanno delle corde e anche della tela un po’ grossolana, ma resistente.

— Allora il nostro vivaio è assicurato, signor Albani, — disse il marinaio, che pareva scoppiasse dalla contentezza. — Delle reti!... Ma io so intrecciarle e prenderò tanti pesci da riempire cento buche!... Ehi!... Piccolo Tonno!... Manda un evviva o io faccio quattro salti mortali e mi rompo il collo. —

A un tratto s’interruppe bruscamente, si grattò la testa più volte con aria impacciata, poi avvicinandosi ad Albani disse:

— Ascoltatemi, signore... Voi che sapete trovare mille cose utili per noi, non potreste cercare se in quest’isola cresce qualche pianta di tabacco?... Per Bacco!... È un mese che non tiro una boccata di fumo, nè metto sotto i denti una misera cicca.

— Tu mi domandi una cosa veramente impossibile, — disse il veneziano. — Su queste isole il tabacco non cresce allo stato selvaggio, ma si può trovare da surrogare la cicca.

— Con che cosa, signore? — chiese il marinaio, guardandolo con occhi ardenti.

— Sai che cosa masticano i Malesi?...

— Il siri.

— Hai mai provato a masticarlo?...

— Mai, signore.

— Eppure non è cattivo e quantunque annerisca i denti, è molto meno velenoso del tabacco. Tutti i popoli della Ma-