165Sui campi e i colli pampinosi scende
La mattiniera nebbia e sotto il manto
Umido del suo fumo il caro involve
Sembiante di natura. Il sole intanto
Sferza i nitrenti suoi destrieri al balzo 170Orientale e sciogliesi repente
Il vel funesto, i vapori disperdonsi
Di qua di là e pell’äer dileguano;
E sui prati, sui colli, sopra i tetti
Ospitali, sui laghi il suo fecondo 175Raggio saetta sorridendo Febo.
Havvi nel cielo una remota parte
Ove di mille gigantesche piante
Si protendono i rami. Un sacro orrore
Accolgon le sinistre ombre e il silenzio, 180Coi suoi piedi di feltro e la severa
Dell’indice falange sulle pavide
Labbra composta, vagola sottesso
I curvi rami e perdesi fra i cupi
Meandri dove non penetra il sole. 185Orma di belva non calcò le foglie
Che lentamente dai maturi rami