Pagina:I Paralipomeni del Lucifero.djvu/17


canto primo. 11

Mughetti che cadean siccome pioggia
Di fatue stelle se del caldo agosto
35Le notti incende con celesti razzi.
E veniva con lor la sospirata
Pronuba Dea che di fecondi amplessi
Letifica le genti e all’obbliato
Indissolubil nodo i naturali
40Connubbii contrappone e i corpi unisce,
Sol che l’istinto abbia legati i cuori.
Così fioria sull’universa terra
Non interrotta primavera. Un alito
Profumato correa di plaga in plaga;
45E dai campi, dal mar, dagli azzurrini
Spazii del cielo un’armonia filava
Continua, dolcissima siccome
Concerto d’invisibili strumenti.
    Incredula ridea l’umana stirpe
50Allor che udiva rammentar procelle
Sulla terra e sull’onda, e vasti orrori
Di naufragi; o rabidi vulcani
Lancianti, come sputi, al ciel le ardenti
Pomici e l’infocata solforosa
55Lava delle lor viscere, sepolcro