Del margravio la donna. Oh! con amore
Fûr salutate giovinette1 assai!
Per mano si prendean, di là venièno
Alla vasta magione; e ben costrutta 180Ell’era assai; di sotto le scorrea
Il Danubio. Di contro all’aria fresca
Quelle sedean, sì che d’assai di tanto
Avean conforto. Ciò che in più si fea
Là, non poss’io ridir. Perchè sì lento 185Era il vïaggio, udìansi i cavalieri
Di Kriemhilde crucciarsi, ed era questa
Rancura a tutti lor. Deh! quanti prodi
Guerrieri si partìan da Bechelara
Insiem con essi! Amorevol servigio 190Rüedgero loro offrìa; ma la regina
Dodici anelli fulgidi porgea
Di Gotelinde alla figliuola, ancora
Vestimenta leggiadre, onde più belle
D’Ètzel non ne portava essa nel regno. 195Benchè dei Nibelunghi a lei rapito