In gran travaglio ei furo, e quello assai
Che dentro vi giacea, da’ ripostigli
Trassero fuori. Incominciò Kriemhilde 740Le stanze a schiuder de’ tesori; tutti
Gli uomini di Rüedgèr volea far ricchi.
De’ Nibelunghi de la terra ancora
Avea costei dell’oro (e si pensava
Che là, fra gli Unni, la sua man dovea 745Tutto spartirlo), quanto a carreggiare
Non valean cento muli. Oh! ma cotesta
Novella Hàgene udì, qual si dicea
Da Kriemhilde. Egli disse: A me propizia
Poi che Kriemhilde non sarà più mai, 750Anche resti appo noi l’or di Sifrido.
Sì gran dovizia alli nemici miei
Perchè dovrei lasciar? Bene io conosco
Ciò che farà con li tesori suoi
Kriemhilde! Se di qui li trae con seco, 755Creder poss’io che dispartirli attorno
Ella vorrà per l’odio mio. Giumenti
Qui alcun non ha per trasportarli seco,
Ma ritenerli Hàgene vuol. Cotesto