No! non dovrà, disse Hildebrando antico,
Perch’ella osò ferir! Qualunque sia
Mal che m’incolse, anche se al passo estremo
Costui mi trasse, vendicar la morte 300Vogl’io del prode di Tronèga. — Allora,
Contro a Kriemhilde si balzò in furore
Hildebrando, e di spada con un fiero
Colpo raggiunse la regina. A lei
Male arrecò il terror per Hildebrando; 305Ma che potea, se alti ne fe’ lamenti,
Recarle aita? Là distese intanto
Tutte di tali già devoti a morte
Le spoglie sono, e quella nobil donna
Giace, squarciata la persona. A piangere 310Incominciâr Dietrico ed Ètzel; tutti
I lor congiunti e i prodi elli piangeano
Dal profondo del cor. Così cadea
Spento l’onor già grande, e pianto e duolo
Avean le genti tutte, e la regale 315Festa nel pianto si finìa, chè suole
Amicizia fruttar doglia alla fine.