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I Nibelunghi 723

Prestante cavalier, per ch’io ti possa
Tutto cotesto perdonar! Ti rendi,
Renditi a me in ostaggio, e teco rendansi
75Gli uomini tuoi. Proteggitor per quanto
Meglio poss’io, sì ti sarò, che nulla
Altri a te faccia presso a gli Unni; e tu
Nulla in me troverai, fuor che leale
Fede e bontà. — Non voglia Iddio dal cielo,
80Hàgene disse, che due eroi si rendano
A te così, quali a te innanzi stanno
In lor difesa armati e scendon liberi
Di questa guisa contro a’ lor nemici.
     Niegar cotesto non potete voi,
85Gunthero ed Hàgen, rispondea Dietrico.
Ambo voi due sì gran dolor mi feste
E nell’alma e nel cor, che ove l’ammenda
Far ne voleste a me, fareste voi
Cosa giusta d’assai. La fede mia
90Offro e la mano mia secura e salda
Ch’io cavalcando ascenderò con voi
Alle vostre contrade, al vostro tetto.
Con onor condurrovvi, o estinto anch’io