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I Nibelunghi 395

     675Ètzel guerrier poi che ha sì gran dovizia,
E s’io comando avrò, ciò ch’io mi voglia
Farò pur anco. Ricco egli è in tal guisa,
Ch’io sì m’avrò di che donar. Di tutta
La mia dovizia duramente orbata
680Hàgen mi fece. — A Rüedgero ella disse:
     S’io mi sapessi ch’ei non è pagano,
Volentieri io verrei sì come ei vuole
E il prenderei per sposo mio. — Cotesto
Sermon lasciate, o donna mia, le disse
685Il margravio, chè tanti egli ha con seco
Di fè cristiana cavalier, che nullo
Appo quel re vi toccherà travaglio.
E che? se tanto acquisterete voi
Ch’ei si battezzi? Per cotesto, è d’uopo
690Che volentier di prence Ètzel la donna
Voi diventiate. — Ora, sorella mia,
Ognun le disse de’ fratelli, a tanto
Acconsentite, e d’uopo è inver che questo
Vostro dolor posar lasciate. — A lungo
695Elli pregâr finchè dolente quella
Promettea, degli eroi nella presenza,