Eroi ritrarmi a dietro. Io con gran stento 465La vita mia dal diavolo scampai.
A buon dritto ciò accadde, il veronese
Prence rispose (ed agli eroi m’udiste
Amicizia affermar), perchè la tregua
Ch’io lor concessi, vïolaste voi. 470Che s’io vergogna non ne avessi eterna,1
Perder la vita ne dovreste. — Oh! voi
Non di soverchio vi crucciate, o mio
Prence Dietrico! Troppo grave il danno
Degli amici e di me! Volemmo noi 475Via portarne Rüedgero, e ciò non vollero
Di re Gunthero gli uomini concedere.
Oh! mio grave dolor! Rüedgero estinto!
D’ogni sventura mia questa mi dee
Esser doglia maggiore! Alla sirocchia 480Del padre mio figliuola è quella nobile
Gotelinde. Oh! que’ miseri orfanelli
Che or sono in Bechelara! — Aspro cordoglio