Un valoroso, non potea cotesto
In niun modo avvenir. Gunthèr valente 275Con poderosa man quelli accogliea
Guerrieri illustri in suol degli Amelunghi,
E principe Gislhero e molli e rossi
Rendea di sangue molti caschi. Fiero
Mortale era davver, d’Hàgen fratello, 280Dancwarto, e ciò che in pria ne la battaglia
D’Ètzel fece agli eroi, leggiera cosa
Fu come vento. Or sì ch’ei combattea,
Ei figliuol d’Aldrïano, in guisa orrenda!
Non Ritschardo od Helpfrico, e non Vichardo 285E non Gerbardo, in lor battaglie molte,
Avean lor opra ricusata, ed ora
Di Gunthero a’ gagliardi ei fean cotesto
Aperto e chiaro. Anche fu visto allora
Salir ferocemente alla tenzone 290Wolfprando eroe. Ma combattea l’antico
Hildebrando così, come nell’alma
Infurïava, e per man di Wolfharto
Molti de’ buoni cavalieri a morte