Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/337

696 I Nibelunghi

Andavane a Dietrico assai piangendo
55Il messo. Adunque, che trovaste a noi?
Disse Dietrico. E perchè mai di tale
Guisa piangete voi, Helpfrico eroe?
     Disse il nobil guerriero: Oh! lagrimare
Degg’io forte davver! Quel buon Rüedgero
60Han trucidato quelli di Borgogna!
     Ma di Verona disse il prence: Iddio
Mai cotesto non voglia! Aspro castigo
Sarìa questo e del diavolo lo scherno.
Oh! di qual foggia avrìa prence Rüedgero
65Ciò meritato? E sì m’è noto assai
Ch’egli è devoto agli ospiti. — Rispose
A lui Wolfharto: Se cotesto han fatto,
In ciò di tutti va la vita. Avremmo
Tutti noi vituperio, ove tal cosa
70Tollerar ci piacesse. E bene a noi
Già la destra servì del buon Rüedgero.
     Il sire allor degli Amelunghi meglio
Volle cotesto investigar. Con alma
Assai pensosa a una finestra assise,
75Indi pregò che agli ospiti n’andasse