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682 I Nibelunghi

Morto si giacque con Rüedgero allora
D’ogni virtude il genitor. Frattanto,
405Dal palagio gridò quello di giga
Volkero suonator: Poi che la pace
Hàgen compagno mio fece con voi,
Anche dalla mia man, di questa guisa,
Ferma la pace abbiate voi. Cotesto
410Mertaste inver, Rüedgero, allor che noi
In questa terra siam venuti. E voi,
Nobil margravio, il messaggiero mio
Esser dovete ancor. Chè questi anelli
Fulgidi mi donò la donna vostra
415Per ch’io sì li recassi a questa festa.
Mirarli voi medesmo, ecco! potete,
Sì che di me ne siete in testimonio.
     Dio volesse dal ciel, disse Rüedgero,
Che anche più assai dar vi dovesse ancora
420La donna mia! Ma questo annunzio a quella
Mia donna cara di gran voglia e core
Io ridirò, se ancor vedrolla in vita.
Voi siate in questo da ogni dubbio sciolto!
     Come di ciò gli fe’ impromessa, in alto