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680 I Nibelunghi

Nobile, al braccio! Allora, io nella pugna
360Bisogno non avrei d’alcun usbergo.
     Volentieri d’assai d’esta mia targa
Giovevol ti sarei, quand’io d’offrirla
A te avessi l’ardir qui, di Kriemhilde
Innanzi agli occhi. Prendila, ed al braccio,
365Hàgen, la porta tuttavia. Potessi,
Potessi tu de’ Burgundi alla terra
Anche portarla! — E allor ch’egli offerìa
Di sì donar di tal libera voglia
Quel suo pavese, rossi per le calde
370Lagrime a molti si fêr gli occhi, e quello
Fu il dono estremo che ad alcun gagliardo
Rüedgero offrì di Bechelara. Alcuno
D’allora in poi non ne offerì. Per quanto
Feroce fosse e d’anima oltraggiosa
375Hàgene prence, in lui destò pietade
Il don cortese, che, all’estremo istante
Così vicino, gli fe’ il buon guerriero,
E seco molti cavalieri assai
Ad averne tristezza incominciaro.
     380Or vi compensi Iddio dal ciel, Rüedgero