Pagina:I Nibelunghi, Hoepli, 1889, II.djvu/320


I Nibelunghi 679

E ferma e certa verso te, vêr quella
Figliuola tua, sarà disfatta allora!
     340Allor ci aiuti Iddio! disse quel prode. —
E gli scudi levâr come se all’aula
Ch’è di Kriemhilde, ascendere ei volessero
Con gli stranieri ad ingaggiar battaglia;
Ma dall’alto all’ingiù con chiara voce
345Hàgene allor gridò: Nobil Rüedgero,
Hàgene così disse, anche per poco
V’arrestate. Assai più parlar con vosco
Io e li prenci miei, come ci astringe
Necessità, vogliamo. E che mai giova
350Di noi tapini ad Ètzel re la morte?
     Ed io mi sto in rancura grave, disse
Hàgene ancora, chè la targa, quale
Mi diè a portare donna Gotelinde,
Questi Unni al braccio m’han spezzata. In questa
355D’Ètzel contrada con amica voglia
Io la recai. Deh! voglia Iddio dal cielo
Tanto adoprar ch’io possa aver sì buona
Targa per me, come tu l’hai, Rüedgero