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676 I Nibelunghi

     Disse Rüedgero cavalier: Deh! quanto
Volentieri vorrei ch’io qui dovessi
I miei doni impartirvi in tutta copia
275Con tanta volontà di quanta ebb’io
Nel cor la speme. Nessun biasmo allora
Altri di tanto mi farebbe. — Oh! a dietro
Vi ritraete, nobile Rüedgero!
Disse Gernòt, chè veramente in tanta
280Cortesia non riceve ospiti alcuno,
Sì come feste a noi. Però buon frutto
Sì ne godrete voi, quando alla vita
Ci sia dato restar. — Disse Rüedgero:
     O nobile Gernòt, volesse Iddio
285Che anche al Reno voi foste ed io giacessi
Morto con qualche onor, poichè degg’io
Qui pugnar contro a voi. Da gente amica
Niuna cosa peggior si fe’ di questa
A valorosi. — E Iddio vi ricompensi,
290Prence Rüedgero, l’altro disse allora,
Per vostr’incliti doni! E mi rincresce
La vostra morte, se perir con voi
Debbe tanta virtù. Quell’arma vostra