Rapidamente furon presti allora
D’Ètzel i cavalieri. Essi con colpi
E con percosse dentro all’aula quelli 185De’ Burgundi spingean che n’eran fuori,
E grande assai ne fu tumulto. Eppure,
Separarsi non vollero que’ prenci
E lor consorti. Ei non potean l’un l’altro
Abbandonar per la lor fede. Intanto 190D’Ètzel la donna incendïar fe’ l’aula,
E a que’ gagliardi spasmo di persona
Così fu dato per le fiamme. Ratto,
D’un vento allo spirar, tutta la casa
Avvampò quivi, e sì cred’io che mai 195Non toccò stuol d’eroi doglia più grande.
Gridâr molti di dentro: Ahi! qual distretta!
Più volentieri assai ne la battaglia
Saremmo noi caduti! Oh! possa Iddio
Aver di noi pietà! Di qual mai guisa 200Tutti perduti qui siam noi! Davvero!
Che l’ira sua ferocemente assai
Volge a noi la regina! — E dentro un altro