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628 I Nibelunghi

95Lei osasse schernir. Però fe’ inizio
Trama a compor contro agli ospiti ancora.
     Quei che per me, dicea, colpirà morto
Hàgene di Tronèga e la sua testa
Qui a me dinanzi porterà, la targa
100D’Ètzel da me s’avrà di fulgid’oro
Tutta piena; e darògli anche in mercede
Molti buoni castelli e terre ancora.
     Or’io non so che aspettino, gridava
Di giga il suonator. Mai non vid’io
105Starsi così vilmente armati eroi,
Poi che s’intese offrir premio sì grande.
Davver! che a questi non sarà benigno
Ètzel giammai! Cotesti che si mangiano
Così vilmente di lor prence il pane
110Ed ora a lui, nel periglio più grave,
Ribelli sono, qui vegg’io codardi
Starsi ed inerti, ed esser vônno intanto
Arditi e prodi. Onta si avranno sempre!