460Fargli perchè ne venga alle mie stanze
Diman mattina, qui, ch’io la mia voglia
Intender gli farò qual dirò ancora. —
Il suo gran pianto, allor, si rinnovava.
Niun’altra cosa il nobile Rüedgero 465Bramar potea che la regina augusta
Di rimirar. Tanto ei teneasi accorto,
Che ove accader potea ch’ei la vedesse,
A convincer da lui, gagliardo e prode,
Ella sè stessa data avrìa. Nel primo 470Sorger del dì, quando si cantò messa,
Venìan gl’illustri ambasciatori, e grande
Fu accalcarsi di gente. Or, fra cotesti
Che ivano insieme con Rüedgero a corte,
Molti fûr visti in nobil portamento 475Uomini adorni di gran robe. Intanto
Kriemhilde illustre, d’anima dolente,
Rüedgero, messaggiero inclito e buono,
Stavasi ad aspettar. Là, con le vesti
Ei la trovò che sempre ella portava 480In ogni tempo, ma, d’accanto a lei,
Ricche vesti d’assai portavan tutte