Così rispose il sonator di giga, 145Farò cotesto. — E cominciò la sala
A camminar sonando la sua giga,1
Chè sovente fra man gli tintinnava
Una spada robusta. I cavalieri
Del Reno glien porgean grazie d’assai. 150Volkero, ardito assai, disse a Dancwarto:
Grave disagio in oggi voi soffriste,
E vostro frate mi pregò che a voi
Qui venissi in aita. Ove di fuori
Restar vogliate voi, starommi a questa 155Parte di dentro. — E da le porte fuori
Stettesi allor Dancwarto valoroso,
E difendea, se alcun di là salìa,
I gradini alla scala. Ecco! s’intese
Tintinnar fra le mani a quel valente 160L’arma guerriera, e questo anche di dentro
Volkero fea della burgundia terra.
Così, sopra la folla, egli gridava,
↑Detto con fiero scherzo in senso di menar colpi di spada.