A noi non sia più mai fino alla terra 395D’Ètzel. E noi dobbiamo alla sirocchia
Serbarci fidi, e questa fia parvenza
D’onor per noi. — Hàgene disse: Ninno
Contraddir mi potrà. Se la corona
D’Hèlche portar dovrà Kriemhilde illustre, 400Ella, di guisa che le sia concesso,
A noi male farà. Lasciar cotesto
V’è d’uopo, e meglio assai questo s’addice
A voi, che siete cavalieri. — Disse
Giselhèr con disdegno, ei, de la bella 405Ute il figliuol: Nulla dobbiam far noi
Che sembri fellonia. Per ogni onore
Che a lei si faccia, lieti andrem noi pure;
E, per cose che dire, Hàgen, vi piaccia,
Con tutta la mia fede io vo’ servirla. 410Come intese cotesto, Hàgen si fece
D’alma crucciata. Ma Gernòt, Gislhero,
Alteri e buoni cavalieri, e al fine
Gunthèr potente, asseverâr che quando
Kriemhilde acconsentisse, elli voleano 415Darlo vènia di ciò, senza rancura.